Ci piace ricordarti così... La domenica mattina sul sagrato della chiesa, ancora assonnati e col libro del catechismo in mano mentre ci travolgi con tutta la tua energia e la contagiosa voglia di stare insieme.
Abbiamo trascorso anni cosi, tra una preghiera e una partita di pallone, tanto che il tempo ci ha legati gli uni gli altri nella fede e nella vita.
Sempre attenta e vigile, captavi ogni nostro piccolo turbamento facendo tue le nostre preoccupazioni e condividendo i tanti momenti di gioia.
Nessuno potrà mai dimenticare il recital, quei pomeriggi di prove estenuanti tra battute, canzoni e balletti e tu, nostra instancabile regista. Mentre noi ci improvvisavamo attori, inconsapevolmente aiutavamo te ad affrontare momenti difficili della tua malattia. Anche se molto tempo è passato e le nostre vite hanno preso direzioni diverse, l'impronta che hai lasciato nei nostri cuori ci terrà legati per sempre.
Ciao Gabri.
I tuoi ragazzi
1 commento:
è stato difficile trattenere il pianto ascoltando queste parole,
al contempo però mi hanno riempito di gioia il cuore !
Gio
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